Avere un approccio pro-attivo è la regola che applico da sempre e mi viene dalla mia esperienza professionale. Con questo metodo
si riesce a limitare gli imprevisti o quanto meno cercare di attenuarne gli effetti in ogni campo. Certo ci sono cose che praticamente non è possibile prevedere. Basti pensare al Covid, chi poteva anche solo immaginare una cosa simile? Ma agire in questo modo permette di portare avanti una serie di azione che affiancate all'ordinario aiutano a farsi trovare pronti quando è necessario. Ad esempio nel momento in cui la pandemia iniziava a scemare era evidente che le conseguenze che sarebbero arrivate sulla società sarebbero state di varia natura. Le fasce più deboli avrebbero visto inasprirsi le condizioni di vita, inoltre si sarebbe accentuata la crisi occupazionale perché molte persone avrebbero subito cassa integrazione, o peggio ancora avrebbero perso il lavoro. Per questo agendo in modo pro-attivo cioè cercando di creare gli strumenti giusti per affrontare quello che sarebbe arrivato, mi sono attivato per realizzare due misure. La prima è stata quella di istituire presso il comune lo sportello lavoro che ogni martedì dalle 13.30 alle 16.30 permette ai cittadini di avere un aiuto per ricollocarsi nel mondo del lavoro o per cercare una occupazione. Questo sportello inoltre ha la funzione di qualificare le persone mettendo in campo corsi di formazione gratuiti che permettono ai cittadini di avere nuove competenze per aiutarli ad avere maggiori skill e quindi più possibilità di trovare lavoro. La seconda misura è stata quella di creare un HUB di distribuzione alimentare e vestiario per tutti coloro che per svariati problemi vivono condizioni di criticità estrema. Ed ogni mercoledì vengono distribuiti generi alimentari a costo zero per il comune. Ma è bene spiegare perchè quando si parla di costo zero tutti giustamente si domandano come sia possibile. E' semplice, c'è una legge Europea sullo spreco alimentare che permette di recuperare le eccedenze e quindi le grandi catene di distribuzione e/o commercianti, donando questi prodotti in eccedenza guadagnano uno sgravio fiscale importante e permette a noi di avere a disposizione quanto necessario per aiutare chi è meno fortunato. A tutto ciò c'è da aggiungere che ancora oggi è attivo il supporto psicologico gratuito perchè gli strascichi che ha lasciato il covid, in particolare sui giovani sono stati e sono ancora molto pesanti e c'è bisogno di aiuto. Ecco cosa intendo per proattivo, cioè intercettare i problemi e predisporre le soluzioni prima che il problema stesso esploda. Non sempre ci si riesce, ma ritengo che sia un metodo da seguire perchè limita tanti problemi evitando di inseguire il tutto come emergenza.
